Ciao ragazzi,
è da alcuni giorni che sto facendo delle riflessioni circa il modo di essere.
Ci sono persone che vivono nel tentativo di stare al meglio, senza pretendere, da se stessi, il massimo e persone che, invece, si spingono verso la più maniacale delle evoluzioni personali.
Io, per coerenza, non posso non accettare chi, per scelta e/o imposizioni di varia natura tende ad "accontentarsi".
Questo tipo di atteggiamento è insito, solitamente, nel DNA di un soggetto.
Ovviamente escludo da questo ragionamento tutti quelli che hanno, loro malgrado, degli impedimenti fisici, famigliari, economici, etc etc.
Purtroppo però o per fortuna, dipende da che parte la si guarda, noi in +Watt apparteniamo alla categoria dei "malati della perfezione"!
Esserlo non significa, ovviamente riuscirci ma, già il tentativo di provarci, eleva il risultato di conseguenza. La perfezione è, di fatto, un risultato
irrealizzabile... una volta raggiunto l'obiettivo si alza un pochino l'asticella e via... a ricercare nuovamente il prossimo gradino evolutivo.
Ringraziamo tutti quelli che credono in noi e, soprattutto, assicuriamo che questa mania continuerà a garantirvi sempre il massimo... spingendo l'asticella sempre oltre!!!!
caro Mao, non si può non essere d'accordo con te...la perfezione intesa come qualità è doverosa come la qualità di chi lavora con le proprie possibilità...mi spiego meglio: bisogna lavorare consapevoli dei propri limiti,ma assolutamente al massimo di ciò che si può dare..questo è crescere.Grazie +Watt
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