Ciao,
rileggendo le varie cose mi è tornata fuori questa...
L'intervista, pubblicata su alcune riviste di settore, ad Alessandro Galli dopo la sua prima vittoria all'Arnold Classic Usa.
Ale, innanzitutto grazie per la disponibilità e soprattutto voglio rinnovarti i complimenti per la strabiliante vittoria in quel di Columbus. Mi è giunta voce che oltre a dover fare i conti con la concorrenza agguerritissima, hai dovuto affrontare difficoltà alle quali neanche il pessimista più incallito si sarebbe preparato. Parlamene, data la forma presentata vorrei sapere come hai fatto a recuperare.
Ciao Davide, tutto è iniziato con la delusione avuta al 2torri, una settimana di sconforto, di interrogativi, la decisione di chiudere con le gare e tengo a precisarlo ancor prima del 2torri (dopo 12 anni di palco ininterrotti, a 43 anni suonati penso sia arrivata l'ora di lasciare spazio alle nuove leve).Ma la voglia di sfide sempre nuove mi ha riportato a salire sul palco dopo solo una settimana, più precisamente sul palco della NoC dove ho vinto la categoria hp e l'assoluto conquistando la qualifica per l'Arnold Classic Amateur. Il motivo scatenante è stato quello di voler chiudere la mia carriera nella terra del body building, senza alcuna aspettativa di risultato.
La preparazione è iniziata subito dopo capodanno, un'ennesima sfida con me stesso per prepararmi al meglio nonostante il lavoro nella "mia" nuova terra, la fantastica Puglia. Il lavoro, la nuova casa, la lontananza dalla mia famiglia con tutte le difficoltà annesse: spesa, pulizie di casa, preparazione pasti, tutto da solo ma ancora una volta ho superato l'ostacolo.
Sempre sotto la guida del Doc Trapani, con il quale ci siamo sentiti quasi giornalmente per impostare gli allenamenti, sempre votati alla ricerca della tecnica più spinta, check up quotidiani mediante l'invio di feedback e foto per avere un monitoraggio costante ed ecco che in un battibaleno mi sono trovato al 29 febbraio con le valige in mano, pronto attraversare l'oceano sperando che le mie caratteristiche fisiche facessero colpo sulla giuria stars and stripes.
La condizione era molto buona, penso una delle migliori mai raggiunte in tutti questi anni ma purtroppo l'imponderabile è sempre dietro l'angolo. La mia proclività a presentare una definizione estrema è stata messa a dura prova da una serie infinita di imprevisti.
Ventidue ore di viaggio tra voli e coincidenze, la grande turbolenza avuta nel trasferimento da N.Y. a Columbus, le pochissime ore di sonno ed ecco che solo dopo 12 ore dal momento in cui avevo messo piede nella camera dell'albergo ho dovuto affrontare uno dei miei nemici storici ovvero la bilancia! Non mi sono portato la bilancia da casa perchè fermamente convinto di rientrare nella categoria ma appena misurato è arrivata una sorpresa amara: 900 gr al di sopra del limite. Qui è stato determinante il presidente Mondello che con la giusta autorevolezza mi ha dato la giusta carica per andare a correre quando mi trovavo in uno stato di sconforto, stanchezza, disidratazione che chi ha gareggiato in hp e ha dovuto "litigare" con il diabolico misuratore del peso di cui sopra, sa di cosa parlo.
Poco male, armato di tuta e giubbotto, sono andato fuori dal Veteran Stadium a correre, prima corsa circa 20 minuti, torno al peso e ho perso 400gr ma non bastano e di nuovo fuori, altri 20 minuti, torno e altri 300gr persi. Correvo veramente, tornavo ogni volta sudato e mentre correvo pensavo a tutti i sacrifici della preparazione consapevole del fatto che non potevo mollare per nulla al mondo!!!
Terzo tentativo, determinato come non mai ho corso all'impazzata per meno tempo ma in modo davvero forsennato. Stremato e grondante di sudore salgo sulla bilancia che questa volta in modo benevolo mi permette l'accesso alla tanto agognata gara! Peso perfetto al grammo. La felicità però dura poco perchè dopo un'ora mi sarei dovuto presentare sul palco. Giusto il momento di bere un sorso d'acqua, mezzo panino e 2 crackers e mi inizio a scaldare ma la congestione degli scatti appena terminati unita alla tensione mi bloccano lo stomaco. Un diffuso senso di pesantezza non mi permetteva di sentire il pompaggio prepalco. Non fa nulla, salgo ugualmente in pedana ed ecco che i giudici mi spediscono via dal line-up per andare a cambiare il costume, il mio non era ammesso per via dei brillantini... corro negli spogliatoi dal mio compagno di squadra Giansante appena sceso dal palco e quasi gli strappo il costume di dosso per indossarlo e qui lo ringrazio pubblicamente (devo ancora renderglielo).
Di nuovo sul palco per i confronti con gli altri, la pesantezza di stomaco che continua ad attanagliarmi ma non finisce qui, sono in finale e devo fare la routine. La malasorte si è mostrata financo esperta in elettronica!!! La mia base musicale non parte e allora via con una musica scelta a caso. Una vera e propria scampagnata sul Golgotha con su il protan!
Nonostante la presenza di atleti dell'est europeo molto voluminosi, vinco la categoria.
Incredulo ed un pò frastornato mi chiamano sul palco dell'assoluto con gli altri 2 vincitori delle rispettive categorie.
Non ho pensato a nulla anche perchè dal racconto sembra che gli eventi si siano susseguiti con una rapidità notevole ed in realtà è stato così! Annunciano il vincitore assoluto, respiro bloccato....sono io!!!
E' stata una vittoria sudata in tutti i sensi ma che emozione! Pare che ai giudici americani sia piaciuto il frutto del mio lavoro tant'è vero che su numerosi siti ancora parlano delle mie striature.
Tengo a precisare che se avessi avuto almeno 4 o 5 giorni per adattarmi al fuso, recuperare dal viaggio e non correre come un maratoneta un'ora prima della gara la mia condizione sul palco sarebbe potuta essere molto migliore e questo solo chi ha affrontato una simile trasferta lo può sapere.
Nel mio intimo sapevo che avresti portato in alto la nostra bandiera nonostante il risultato ottenuto al 2t. Cosa è cambiato in sostanza rispetto alla gara di Bologna e soprattutto data la notevole vicinanza fra i 2 appuntamenti, come hai fatto a mantenere una forma simile ed addirittura migliorarla?
Avendo sempre un regime alimentare controllato e conoscendo le mie reazioni ai diversi alimenti senza soffrire sono riuscito a mantenere un'ottima condizione complice l'enorme voglia di allenarmi che mi ha sempre accompagnato (il giorno dopo l'ARNOLD ero a Columbus ad allenare le braccia in maniera veramente hard, complice il clima della palestra frequentata da gente veramente grossa, gente che dopo avermi riconosciuto si è avvicinata facendomi i complimenti).
Dal punto di vista alimentare durante tutta la preparazione insieme al Doc abbiamo deciso di tenere sempre bassi i carboidrati alternando giorni a zero, giorni solo a cinquanta gr e giorni a cento gr, il tutto in base al gruppo da allenare applicando .Proteine sempre in abbondanza (circa4gr/kg corporeo), verdure a iosa alla sera e grassi aggiunti da olio d'oliva e mandorle in gran copia, fino a centocinquanta al giorno.
Per via del peso costantemente 5-6kg al di sopra del limite, le ultime 2 settimane sono state all'insegna della carne ed acqua.
Una cosa tengo a precisare, visto la condizione sempre eccellente fino alle 3 settimane precedenti la competizione abbiamo tenuto 1 pasto libero settimanale veramente abbondante per dare uno stimolo sia metabolico che enzimatico.
L'allenamento sempre studiato a tavolino dal doc in base alle mie caratteristiche e qui davvero ci vorrebbero pagine e pagine per parlare di questo ed una cosa mi preme dire, ritengo il Dott. Trapani in assoluto uno dei migliori tecnici in Italia e non solo. A riprova di ciò sono stati i fiumi di consensi spesi da atleti come Phil Heat, Kevin English e Mark Dudgale. Perfino il top coach Hany Rambod mi ha detto di portargli i suoi saluti-
I fans dopo questa ultima impresa ovviamente si sono infiammati notevolmente, cosa riserverà il futuro per Alessandro Galli?
Alessandro Galli non gareggerà più in Italia, forse e dico forse, il prossimo anno si tenterà di nuovo l'ARNOLD CLASSIC essendo qualificato di diritto.
Essere sempre in forma ormai è il mio stile di vita, mi sento bene, mi piace allenarmi, anche ancora con la bici, il tennis e in ogni caso i miei addominali non avranno mai la "polvere" sopra.
Un abbraccio sportivo a tutti coloro che mi conoscono personalmente, ad i fans tutti e soprattutto a chi come me ama lo sport.
La semplicità del CAMPIONE stupisce sempre...
mao
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