lunedì 17 febbraio 2014

Nuove considerazioni sull'aspartame?

Ciao ragazzi,
oggi pubblico un pezzo estrapolato dal "bollettino" Federsalus:

L’Efsa dichiara sicuro l’uso di aspartame come dolcificante alimentare

Gio 23 Gen 2014 | Categoria di appartenenza: Cosa di nuovo
Dopo anni di discussioni, accuse e dibattiti all’interno della comunità scientifica, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA - European Food Safety Authority) scrive la parola fine sulla lunga vicenda che ha messo in dubbio la sicurezza dell’aspartame,la polvere inodore e incolore con un potere dolcificante 200 volte superiore a quello dello zucchero.
 
L’EFSA, che da oltre 10 anni monitora gli effetti di uno dei più utilizzati sostituti dello zucchero, ha dichiarato che l’uso dell’aspartame in alimenti, bevande, farmaci o come semplice dolcificante se assunto in quantità che rientrano nei limiti consentiti in Europa (40 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo), non è nocivo per la salute dell’uomo.
Una posizione storica che rassicura oltre 200 milioni di persone che consumano nel mondo le circa 6 mila tipologie di bevande e alimenti, oltre che i numerosi farmaci, che contengono aspartame, Il dibattito mondiale sul suo utilizzo ha riproposto nel corso degli anni posizioni antitetiche basate sui numerosi studi che hanno da un lato evidenziato gli aspetti nocivi per la salute, riconducendo la comparsa di diverse forme di cancro alla ‘molecola dolce’ e ai suoi metaboliti, dall’altro sciolto dubbi e annullato condanne.
Nel dicembre 2013 l’EFSA, in seguito ad un esame di tutte le ricerche scientifiche disponibili sull’aspartame e sui suoi prodotti di degradazione, smentisce la presunta attività tossica dell’aspartame in una pubblicazione che riporta la completa valutazione del rischio associato alla molecola. Nel parere si conclude che l’aspartame e i suoi prodotti di degradazione sono sicuri per la popolazione in generale, compresi neonati, bambini e donne in gravidanza.
 
Secondo le linee guida Europee, l’attuale dose giornaliera di aspartame accettabile (DGA) corrisponde a 40mg/kg di peso corporeo al giorno, e l'esposizione dei consumatori è notevolmente inferiore a questa DGA. La Dga non è tuttavia valida per i pazienti affetti dalla patologia denominata fenilchetonuria (Pku), in quanto essi devono osservare rigorosamente una dieta a basso contenuto di fenilalanina (un aminoacido che compone le proteine presenti in molti alimenti).
 
«I dati nell’uomo suggeriscono che un uso standard di aspartame non determina picchi di fenilalanina, acido aspartico e metanolo, nel sangue significativamente maggiori rispetto a quanto apportato da una dieta standard, né nel soggetto sano né in soggetti affetti da felilchetonuria allo stadio eterozigote, condizione genetica che comporta una marcata riduzione della capacità di metabolizzare la fenilalanina – afferma Arrigo Francesco Giuseppe Cicero, farmacologo dell’Università di Bologna. «Solo nei rarissimi casi di fenilchetonuria omozigote, ma si tratta di pazienti usualmente consci della loro condizione, vi potrebbe essere indicazione ad evitare l’uso di aspartame. Sulla base di questi dati l’EFSA ha concluso per una non necessità di modificare l’autorizzazione all’impiego di aspartame precedentemente valutata come sicura».
 
Cosa ne penso io?
Diciamo che come tutte le cose "il troppo stroppia"... come sempre nella vita:
Tutto è relativo.
mao

2 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  2. Ciao, erroneamente ho sbagliato ed ho cancellato una giusta considerazione.
    In pratica si sollevava il problema della dichiarazione della quantità di edulcoranti nelle etichette.
    Si parla di pochi grammi ma, ovviamente, sommati possono dare noie.
    Io consiglio di non esagerare e di limitare gli alimenti edulcorati.
    Mi scuso con l'utente che ha messo il commento.
    Se lo rimette mi fa una cortesia.
    Grazie è mi scuso di nuovo.
    Mao

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