giovedì 5 ottobre 2017

Ciclodestrine... perchè +Watt non le vende!!!

+Watt da oltre 20 anni è nel mercato dell'integrazione e cerca, con tutta l'umiltà del caso, di fare le cose in cui crede.
Diciamo che non siamo infallibili come credo sia giusto... direi naturale!!!

Quando i fornitori ci propongono nuovi progetti e materie prime siamo sempre attenti più che all'aspetto commerciale al rispetto della nostra etica. Ovviamente la nostra visione potrebbe non coincidere con quella di altri player di mercato... anche questa cosa la ritengo giusta... direi naturale!!!

Già diversi anni fa (mi pare 4) Valentina, l'allora responsabile di produzione, mi parlò delle ciclodestrine... le definì interessanti...

Poi i nostri tecnici ci misero subito il naso ma il tutto cadde nel dimenticatoio... onestamente? Io le dimenticai proprio...

Poi nell'ultimo periodo le richieste sono cresciute ed allora abbiamo dato l'onere ad Umberto Rodella, prezioso componente del nostro ufficio ricerca e sviluppo, di capire come mai, 4 anni fa, abbandonammo il progetto...

Lui allora mi ha mandato questo documento che spiega il tutto

Ciclodestrine sì, ciclodestrine no…

Un supporto che spesso ci viene richiesto dai nostri clienti e che diamo sempre molto volentieri è quello di saper fornire indicazioni utili agli atleti di vario tipo, professionisti così come amatoriali, sul corretto utilizzo degli integratori alimentari, sulle dosi, le tempistiche e il razionale che c’è dietro l’utilizzo di ogni ingrediente presente nei nostri prodotti.

Spesso il compito non è facile in quanto è richiesta la conoscenza dei vari principi di chimica, biologia, alimentazione e fisiologia oltre alla consapevolezza che ogni persona ha le sue caratteristiche, la sua variabilità, le sue diverse esigenze ed obiettivi da raggiungere.

Dare i consigli giusti ad ogni sportivo, ad ogni persona, è quindi una sorta di Mission impossible senza una buona dose di studio costante e senza tenersi costantemente aggiornati sulle prove sperimentali che la comunità scientifica in tutto il mondo continua incessantemente a fornirci.

Consultare il mondo virtuale del web può sembrare allettante, per la rapidità in cui fornisce informazioni, ma può anche creare molta confusione e dare concetti fuorvianti. Viene detto tutto e il contrario di tutto e alla fine non si sa più di chi ci si può fidare.

Noi fortunatamente abbiamo un faro che ci dà luce e che ci aiuta sempre a tenere il timone ben saldo verso la direzione giusta: Pubmed! Ovvero il più grande database online di tutti (tutti!) gli studi scientifici (scientifici!) in campo biomedico, utilizzato dai ricercatori in tutto il mondo per tenersi sempre aggiornati.
Il nostro ‘amico’ Pubmed ci ha sempre guidati in questi anni, in scelte a volte svantaggiose dal punto di vista commerciale, ma giuste sul piano dell’efficacia reale dei prodotti che andavamo a presentare.
Un esempio? Negli ultimi mesi, più di qualche volta, ci è stata fatta richiesta di come mai noi non utilizziamo nelle nostre formulazioni il ‘carboidrato di ultima generazione’: le ciclodestrine altamente ramificate (in inglese highly branched cyclic dextrins, HBCD). Si tratta di un carboidrato derivato dalle maltodestrine, le quali vengono modificate e ciclizzate tramite un metodo enzimatico.
Fico!
Ma come mai non abbiamo anche noi queste speciali ciclodestrine?
La risposta è semplice: Pubmed!
Ovvero, quello che ci indica la ricerca scientifica.
Infatti, dal 1999, anno della pubblicazione del primo studio sulle ciclodestrine altamente ramificate, seguirono solo altri 3 studi ad oggi in relazione allo sport. Quattro in tutto, in tutto il mondo. In più di 15 anni… un po’ poco…
Facciamo un confronto con le classiche maltodestrine: eseguendo una ricerca su Pubmed usando come parole chiave ‘maltodextrins’ e ‘performance’, otteniamo circa 200 risultati. Duecento studi scientifici dagli anni ‘80 ad oggi. Una bella differenza!
Oltretutto, quei pochi studi eseguiti sulle ciclodestrine altamente ramificate sono come minimo discutibili. Vengono analizzate per la capacità di migliorare lo svuotamento gastrico e la performance atletica confrontandole però con il glucosio puro! Un po’ come se una casa automobilistica dicesse di aver costruito la vettura di Formula 1 di ultima generazione, la migliore in assoluto, la più veloce in assoluto, e che per dimostrarlo la facesse gareggiare con una Fiat Uno!...
Quindi ad oggi la scienza ci dice che le maltodestrine non hanno nulla da invidiare alle loro sorelle più giovani, anzi sono state maggiormente testate e riconosciute per la loro efficacia nel corso degli anni.

Poi chiaro che se un atleta vuole il top, può sempre scegliere il Vitargo®, il carboidrato complesso ad altissimo peso molecolare brevettato dall’università svedese Karolinska Institute, del quale la scienza ha mostrato e dimostrato chiaramente la superiorità rispetto alle maltodestrine, in particolare nella ri-sintesi del glicogeno muscolare post esercizio e quindi anche nella performance nel successivo workout. 

Che dire... questa è la nostra opinione dimostrata dai dati ad oggi in nostro possesso...

Noi continuiamo a preferire il Vitargo!!!

Keep in touch

mao

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