Un giorno Alessandro Galli mi fa: sai Mao... ho un amico di cui ti voglio parlare... si chiama Paolo Valente conosci?
Io ormai sono "fuori da giro" e faccio fatica a collegare nomi a facce ma questo nome, di fatto, non mi era nuovo...
Alcuni atleti hanno delle linee sulle quali ti fermi a pensare... forse uno degli aspetti più belli del bodybuilding.
Comunque ecco un paio di foto ed un interessante contenuto che Paolo ha voluto condividere con noi tutti
Mi presento, mi chiamo Paolo Valente, 32 anni, Personal Trainer ed atleta Men’s Physique.
Mi alleno da circa 8 anni e gareggio da 2 anni o poco più.
Mio punto di riferimento indiscusso è Alessandro Galli per qualità ed estetica della muscolatura,
da Men’s physique apprezzo anche tantissimo Andrea Mosti che riesce costantemente a presentare
condizioni impeccabili a parità di volumi e densità muscolare, cosa non da tutti…
Collaboro con + Watt da ormai 3 anni per la mia preparazione atletica e quella dei miei clienti,
irrinunciabili per me sono le Whey 90 delattosate delle quali ho potuto più volte testare la qualità e alta
digeribilità con le svariate situazioni di atleti intolleranti al lattosio ma con un fabbisogno proteico che è
quello di ogni atleta o semplice frequentate di palestra che punta a migliorare la propria estetica e salute.
Un altro mio must è il Joint formula, essendo io afflitto da lombo-sciatalgia da ernia L5 S1 e protusione L4
L5, ne ho potuto trarre grossi benefici in termini sia di ripristino delle funzionalità articolari che di semplice
riduzione sintomatica del dolore.
Il mio problema a livello articolare è stato il punto di partenza per cercare di trovare soluzioni alternative
all’allenamento, in primis quello delle gambe.
Capita spesso ad atleti o al semplice frequentante medio di palestra di ridurre notevolmente lo stimolo
allenante della parte bassa o addirittura di ometterlo del tutto dalla preparazione per via dei numerosi
fastidi che la lombo-sciatalgia può causare, diventando in alcuni momenti addirittura invalidante nel
quotidiano.
In quanto Men’s Physique potrebbe non essere visto come un problema, ma per mè lo è stato inanzitutto
perché ritengo fondamentale l’equilibrio estetico/funzionale tra gambe e resto del corpo e in seconda
battuta perché nella mia federazione la NBBUI è richiesto il costume parigamba anziché il classico
boardshorts e quindi gli arti inferiori sono soggetti a valutazione da parte della giuria di turno.
In ogni caso la mia esperienza può essere utile a chi come me pur penalizzato da un problema diffusissimo
non vuole rinunciare ad allenarsi in maniera completa e soddisfacente.
Il mio programma rieducativo è partito dall’allungamento della muscolatura della catena posteriore in
primis e comunque di tutti i muscoli che sono coinvolti nel passaggio del nervo sciatico e possono in
qualche modo creare disturbo se troppo contratti e poco flessibili.
Affidandovi ad un buon trainer e/o fisioterapista potete rendere la situazione decisamente più sostenibile
perché una muscolatura più elastica e lunga è meno soggetta a creare compressioni a livello discale e del
nervo stesso.
Potenziare il “core” o corsetto addominale come sapete è un altro passo decisivo nella riduzione della
probabilità di infortunarvi, anche qui dovrete valutare caso per caso in base alla vostra colonna quanto e
come potenziare la cintola addominale/lombare.
Passiamo all’allenamento , nel mio caso ho dovuto evitare oltre che il carico diretto sulla colonna anche le
eventuali forze di taglio, quindi non mi sono permessi (o per lo meno meglio evitare) Squat pesanti, Leg
press pesante, Stacchi di ogni tipo, Rematore bilanciere, Pulley e tutto ciò in cui il busto non è in appoggio.
Riguardo l’allenamento della schiena ho ovviato al problema utilizzando Rematori con busto in appoggio
nelle varie angolazioni delle panche.
I manubri in queste situazioni sono certamente d’aiuto e sono la costante dei miei allenamenti per dorso e
schiena.
Veniamo alle gambe, abbiamo detto no Squat, no Pressa, No stacchi… mi sono precluso almeno mezzo
secolo di Body building direte voi, niente No Pain No Gain e Tom Platz è li davanti a braccia conserte che
scuote la testa…
Ma mai perdersi d’animo…
la parola fondamentale è TECNICA e CONNESSIONE MENTE/MUSCOLO che non dovrebbe mai mancare in
qualsiasi allenamento di qualsiasi distretto muscolare, ma in questo caso è una delle poche armi che mi
sono rimaste considerando che i carichi pesanti mi sono quasi del tutto preclusi.
Partendo quindi dalla ricerca di una concentrazione ottimale nelle esecuzioni, movimenti lenti e controllati
e contrazioni di picco possono rendere una semplice Leg extension un’esperienza mistica.
Altra regola fondamentale è variare il più possibile lo stimolo allenante cambiando l’allenamento di volta in
volta, un allenamento statico anche se ottimale porterà presto ad un adattamento, quindi la sua efficacia
sarà presto ridotta.
Con criterio cambiate il più possibile, inserite tecniche che aumentino l’intensità e rendano dinamico lo
stimolo, super serie, tri-set e drop-set possono sopperire se ciclizzate ad un mancato utilizzo di carichi
elevati specie nei multi-articolari possibili.
Naturalmente non ci si può affidare unicamente a Leg extension, Leg curl , Sissy Squat o Hipthroust per
forgiare delle cosce e femorali di tutto rispetto, possono servire come rifinitura o pre-stancaggio,
servono degli esercizi multi-articolari e più sostanziosi che non ci siano preclusi.
Il mio cavallo di battaglia sono gli Affondi, in tutte le sfaccettature e tipologie, capitanate dagli Affondi
camminati con manubri che di per se hanno già qualcosa di epico che possa mentalmente sopperire alla
mancanza dell’esercizio degli esercizi che è lo Squat con bilanciere.
Il raggiungimento di un traguardo o un punto d’arrivo con addosso un fardello da trasportare è
mentalmente molto stimolante e lo sarà anche per le vostre cosce e glutei.
Ottimi dicevo tutti i tipi di Affondi da quelli statici, statici alternati, inversi, con step avanti o dietro
creeranno variazioni di stimolo inaspettate da ciclizzare di volta in volta e solitamente si tratta di esercizi
fattibili per chi soffre di ernie o protusioni discali, naturalmente valutando caso per caso e scegliendo con
cura i carichi da utilizzare.
Altro esercizio che ho spesso utilizzato nella mia ultima preparazione è il Somesault Squat, da eseguire alla
Smith machine, ideato apposta per chi ha problemi alla colonna, il carico in questa variante verrà poggiato
sul bacino, il che permette appunto di evitare carico diretto sulla colonna, vi accorgerete eseguendolo che il
punto dove è posizionato il bilanciere non vi permetterà di distendere del tutto le gambe, cosa che oltre ad
enfatizzare la contrazione non permettendovi di riposare, salvaguarderà le vostre ginocchia che non
andranno in blocco articolare.
Vi invito a provarlo e inserirlo nelle vostre routine per le cosce, ne rimarrete piacevolmente colpiti.
Cosa posso dire?
Grazie a Paolo e a Alessandro per questa grande opportunità... per noi di +Watt è importante avere persone di valore che credono in noi e nel nostro lavoro!!!
Keep in touch
mao
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