Brividi che corrono lungo la schiena come saette che, con forza colpiscono le cime di monti impetuosi che, forse, non vedrò mai. Il caffè è pronto in un attimo e la colazione studiata la sera prima inizia il suo percorso verso l'obiettivo...
Ma perchè prima di una gara si prova questa sorta di estasi... un delirio di onnipotenza in grado di farti sentire immenso come una montagna e debole come un filo d'erba. Un misto di paura e coraggio che ti tengono iperattivo...
Almeno, io la vivo così! Ogni volta parti dall'inizio, come se non lo avessi mai fatto ma poi arrivi li e tutto cambia, i gesti, i riti, i movimenti... diventi te stesso, con la tua forza e la tua fragilità!
Partiti... corri forte, il tuo forte ovviamente, che non è il forte degli altri... ma tu devi gareggiare contro "il te stesso". Chi si concentra solo sugli altri ha già perso! Sono solo riferimenti per capire se puoi fare meglio... l'autostima è a mille... tutto gira.
Sono due ore, vedi i "Santi" e pensi... ma chi me lo ha fatto fare... prendi l'ultimo liquidino e lo divori quasi con la carta... maledizione... mi serve aria, mi serve acqua... mi serve... NO, non mi serve nulla... solo che io resti concentrato senza pensare a quello che il corpo cerca di dirmi! Una lotta contro quella vocina malefica... non ascolti!!!
Le piante dei piedi sembrano scottare, fuoco pensi... l'aria è calda, non è più mattino presto ed il sudore lo hai finito da tanto. I ristori? Quei maledetti sali pieni di zucchero... ma perchè non date le cose che ci servono veramente pensi... ma poi, riflettendoci, sono in omaggio, cosa pretendi???
L'arrivo è la ma... cavolo... sembra non avvicinarsi mai. Ma non è che ha le rotelle sotto e si allontana.
Poi senti le grida della gente, bambini dagli occhi azzurri che ti guardano felici ed incuriositi tra le braccia delle mogli trepidanti...
E' lo sport... quello che torneremo a fare finita questa brutta storia....
keep in touch
mao
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