lunedì 20 dicembre 2021

Sconti e sopravvivenza...

 Ciao,

oggi tenterò di entrare su un argomento spinoso e molto discusso tra noi imprenditori e commerciali, cioè gli sconti continuamente richiesti dai retail.

Premesso che non si tratta di una situazione omogenea, avremo negozianti e distributori "tranquilli" e rivenditori "assatanati".

Per quelli che non ammazzano le aziende con continue leve "ricattose" non ho molto da dire in quanto, il discorso che sto per fare poi chiarirà il mio modestissimo punto di vista...

Per gli altri invece cercherò di spiegare i miei perchè e gli evidenti effetti nefasti...


Partendo da capo siamo certi di una cosa, i prodotti, mi spiace per gli amanti dei "sogni discount" non sono tutti uguali. La cosa che dovete valutare è che non è solo l'attivo che vi deve interessare ma, soprattutto, il resto delle sostanze contenute indesiderate che dovete, in nessun modo assumere. Compriamo gli integratori per stare meglio e poi ci ingurgitiamo "grammate" di diossine, aflatossine etc??? Non mi pare una cosa furbissima!

Quindi avremo un costo di fabbricazione che andremo a ricaricare di tutti i costi, compresi quelli di distribuzione. Per chi non lo sapesse, oggi, vendere in internet costa poco meno rispetto alla vendita nel mercato fisico (negozi). Questo semplicemente perchè tra spese di trasporto, di gestione e costi di visibilità (qui oggi siamo alla follia!!!) i ricarichi sono praticamente gli stessi da applicare. Almeno, se il negoziante che "ti vende" non ti uccide che la richiesta sconti pazzeschi!!!

E qui siamo al bivio... o la distribuzione accetta di vendere con i giusti margini o se no diventa complicato... i marchi saranno obbligati a:

- far calare la qualità del prodotto per far scendere i costi di fabbricazione

- aumentare il prezzo del prodotto per dare al retail la percentuale (attenzione non ho detto "percentuale" a casaccio... bisogna sempre ricordare che la differenza la farà il valore assoluto e non un coefficiente con il segno %) di sconto richiesta.

Ma notiamo subito una cosa... chi paga le conseguenze di questa azione (richiesta sconti folli!) sono prima di tutto i consumatori che si trovano a mangiare qualcosa che non va bene o, in alternativa, a pagare cifre folli per qualcosa che potrebbe costare di meno.

Questa corsa di richiesta alla sconto si è attivata nei primi anni 2000 in Italia nel mondo dei supplementi quando, alcuni marchi poco qualitativi, hanno iniziato a cercare di entrare in un mercato molto competitivo. Avevano pochi agenti e l'unico strumento pareva essere quello di dare ai rivenditori margini da sogno...

Peccato che poi è successo qualcosa, cioè? E' arrivato internet...

Questo diabolico sistema, che soprattutto all'inizio, si poteva permettere di scontare tantissimo in virtù dei bassi costi di visibilità (oggi non è più così o le è meno) si è andato a infilare tra il prezzo di acquisto e quello di cessione al consumatore senza nessuna pietà... e tanto è ampio il delta tra prezzo consigliato e prezzo di cessione al negozio e più il web ci ha sguazzato...

Quindi abbiamo marchi di qualità che hanno ceduto agli sconti con prezzi di listino folli (mai rispettati) ma che si ammazzano in una competizione pazzesca sul web (pochi ma ci sono!) e marchi di scarso valore che riescono a fare sconti a destra e a manca proprio per il costo di fabbricazione che è molto basso.

Noi di +Watt abbiamo sempre cercato di dare un prodotto ad un prezzo che possa essere, in qualche modo, equo per chi deve comprare i nostri articoli ed allo stesso tempo dare soddisfazione al retail.

Il mondo web non è quello che sta uccidendo il mercato per motivi casuali... non fa altro che "succhiare" opportunità generate da un mercato a volte gestito male. 

Non è +Watt l'azienda che un retail comprerà per i margini ma, semplicemente, vorrebbe posizionarsi tra quei brand che hanno un occhio attento al consumatore senza mai scendere a compromessi qualitativi.

Se ci vedete in un negozio è perchè il rivenditore vorrebbe darvi un prodotto di qualità al prezzo più onesto possibile e che in qualche modo garantisca la sua stessa sopravvivenza.

Non possiamo che ringraziare questi rivenditori che veramente tengono alla propria clientela!!!

Ai negozianti che ci chiedono cose improponibili dico di andare a suonare altrove... noi non possiamo deludere chi ci affida, ogni giorno, la propria salute!!!


Keep in touch

mao

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