martedì 2 febbraio 2021

La contraddizione dello sport!

Sono mesi ormai che lo sport è chiuso ed ci si sente sviliti.

Titolari di impianti, fruitori degli stessi e tutto l'indotto ormai hanno perso la speranza di vedersi aprire le porte di quella che è la vera cura che permette al nostro organismo di "lavorare" bene ed in salute.

Facendo un passo indietro reputo il primo lockdown "quasi legittimo" in quanto, mi pare di capire (chi ha certezze documentate alzi la mano che siano, però, prive di deformazioni soggettive!), non vi fosse cultura circa il problema. Avevamo tutti un po' paura e si è optato per adottare precauzioni massime.

Poi è arrivata l'estate e tutto sembrava finito... addirittura i media parlavano di "problema estinto". La cosa buffa è che in alcuni Paesi molto caldi il virus circolava liberamente infischiandosene alla grande delle temperature più elevate ma tutti, anche il "mitico" CTS, stavano li, alla finestra vantandosi di essere stati i migliori al mondo!!! 

Poi siamo arrivati ad ottobre e rieccoci a vedere le attività sportive additate quali responsabili del tutto... no dirà qualcuno, non è vero... nessuno ha detto questo.

E si invece dico io e lo faccio non sulla base delle parole dette (che come sappiamo in politica contano per quello che contano... cioè pochissimo) ma dei fatti. Ad oggi le attività sportive, insieme a pochissimi altri comparti, sono completamente paralizzate. 

Ieri, parlando con un mio amico che vive in Africa, ho scoperto che, addirittura in quel Paese, considerano le attività di palestra quali curative per il corpo e per la mente.

Un Paese che non cerca soluzioni per poter aprire attività in grado di migliorare lo stato di salute delle persone è un paese in pericolo... 


I nostri governanti non si rendono conto che, sia dal punto di vista economico (i ristori, permettetemi, sono una cosa ridicola rispetto ai reali costi di gestione anche ad impianti chiusi!) che di quello legato alla necessità degli individui di praticare attività fisiche, stanno creando dei danni che ci porteremo avanti per parecchio tempo! Tra le altre cose sono proprio le fasce più deboli che necessiterebbero di esercizio fisico da svolgersi a temperature accettabili.

Io vorrei capire come può un 70enne uscire a fare jogging a 2 gradi senza rischiare di avere delle complicanze.

Quindi stiamo vivendo una contraddizione ormai palese... lo Stato che dovrebbe tutelare la salute del cittadino VIETA di fatto tutte le attività rivolte alla salute stessa un modo perentorio! Il diritto di replica non esiste, nessuno può dire nulla. L'intero settore orientato alla salute delle persone è in ginocchio a prescindere... quando basterebbe applicare delle restrizioni tali da poter permettere alle persone di tornare con cautela ad allenarsi permettendo, di conseguenza, ai professionisti del settore di tornare ad essere produttivi. 

Poi ovviamente vi è l'aspetto psicologico della faccenda... i bambini chiusi in casa per mesi che non possono andare a fare due bracciate in piscina... gli anziani che non possono continuare a fare quel minimo di attività motoria capace di rallentare l'invecchiamento (conosciamo tutti il significato della parola sarcopenia)... gli stessi imprenditori che si sentono frustrati ed impotenti... 

La definizione di "attività non essenziale" pronunciata dall'organo che dovrebbe, invece, dire cose sensate mi fa veramente riflettere... ma veramente meritiamo di essere gestiti in questo modo???

Le attività non essenziali probabilmente non esistono cari miei... già il fatto che un mercato stia premiando un'azione vuol dire che una sua collocazione ce l'ha. Forse chi "è al potere" dovrebbe riflettere sul fatto che la delega si rende necessaria quando non si hanno sufficienti competenze!

Queste righe per fare delle semplici riflessioni!!!


Keep in touch

mao

Nessun commento:

Posta un commento