Una riflessione sull'intelligenza artificiale (un testo lunghissimo e che pochissimi si metteranno a leggere!)
Da che mondo è mondo l'uomo ha sempre cercato di progredire e di trovare metodi e sistemi per potersi semplificare la vita.
L'intelligenza artificiale fa parte di questi e non sfugge ai "limiti" del sistema.
La prima cosa sulla quale una PERSONA (e non lo scrivo a caso così) dovrebbe interrogarsi è: "ma io esattamente cosa cerco di portarmi a casa dalla mia esistenza?"
La risposta non è per niente banale in quanto credo che, anche pensandoci bene, scopriremmo che i nostri limiti e le nostre debolezze ci porterebbero a fare grandissimi errori/orrori!
Noi che non viviamo la povertà veramente siamo abituati a cercare agio, denaro e sicurezze dimenticando che l'uomo non è stato "creato" con questi obiettivi!
Se ci pensiamo bene nel mondo animale (noi ne facciamo parte se qualcuno avesse dei dubbi) la capacità di "possedere" non è cosa così diffusa. Normalmente ogni giorno ci si sveglia con niente e si va a dormire con meno...
Ci avevate mai pensato?
Il fatto di trovare vie che ci possano dare una mano a fare meglio penso siano legittime. Diverso se, invece, le metodologie andassero a supplire alla nostra capacità di essere parte di un ecosistema fatto di pensieri, anima, cuore e... competenze.
Utilizzare l'AI per fare una ricerca approfondita in modo più rapido mi pare una super "figata". Io stesso la uso e mi sento di raccomandarla a tutti. Riesco ad imparare più cose che poi posso utilizzare nella mia vita quotidiana!
Anche il fatto di utilizzare lo strumento per profilare situazioni in meno tempo può essere considerata una crescita "pulita".
Dov'è il problema di fare un lavoro in modo più efficace e più velocemente?
Diverso, invece, se andassi ad utilizzarla per supplire alle mie capacità lasciandomi così impotente di controllare il sistema.
Ad esempio... immaginiamo di dover smettere di imparare le lingue perché tanto questa meraviglia tradurrà per noi... è vero, lo farà e anche benissimo ma noi, come individui, saremo completamente inetti e non in grado di gestire un incontro se non con l'ausilio dello strumento.
Pensiamo se dovessimo scrivere discorsi filosofici utilizzando l'intelligenza artificiale che, di nuovo, lo farà benissimo... ma ci lascerà messaggi non scritti da noi e privi della nostra personalità... del nostro pensiero autentico... del nostro CUORE!
Ci lascerà incapaci e poco autentici!
La paura di perdere il lavoro grazie a questa "innovazione" è reale ed in effetti purtroppo succederà un vero casino se non dovessero intervenire degli enti di controllo. Questo perché, come detto prima, ci può essere un metodo corretto come uno malato di utilizzo dello strumento!
Ogni tanto penso ad Amazon ed al "sedere" che sta facendo ai commercianti... ma siamo sicuri che sia solo il figlio di Bezos ad essere il responsabile?
Quante volte siamo entrati in un negozio e non abbiamo trovato quello che cercavamo, siamo stati trattati con sufficienza se non con maleducazione solo perché gli affari andavano a gonfie vele?
Dalle mie parti c'è un negozio gestito da un certo Mirko... a me non viene neanche in mente di andare su Z.....o a comprare... lui mi gestisce benissimo e sa che cosa mi piace! Sa fare bene il proprio mestiere. E' un professionista eccezionale!
Riassumendo... non concepisco l'AI quando si pone come sostituto dell'uomo in modo maldestro, allo stesso tempo ritengo possa essere uno strumento eccezionale per poterci far diventare ancora più capaci.
Sapete una cosa? Saranno come sempre le nostre capacità REALI a darci quella sicurezza che Madre natura di proposito non ci ha dato mai... dovremo diventare persone sempre più SPECIALI per poter superare tutte le sfide che la vita ci metterà davanti!
mao
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