Diciamo che non siamo infallibili come credo sia giusto... direi naturale!!!
Quando i fornitori ci propongono nuovi progetti e materie prime siamo sempre attenti più che all'aspetto commerciale al rispetto della nostra etica. Ovviamente la nostra visione potrebbe non coincidere con quella di altri player di mercato... anche questa cosa la ritengo giusta... direi naturale!!!
Già diversi anni fa (mi pare 4) Valentina, l'allora responsabile di produzione, mi parlò delle ciclodestrine... le definì interessanti...
Poi i nostri tecnici ci misero subito il naso ma il tutto cadde nel dimenticatoio... onestamente? Io le dimenticai proprio...
Poi nell'ultimo periodo le richieste sono cresciute ed allora abbiamo dato l'onere ad Umberto Rodella, prezioso componente del nostro ufficio ricerca e sviluppo, di capire come mai, 4 anni fa, abbandonammo il progetto...
Lui allora mi ha mandato questo documento che spiega il tutto
Ciclodestrine sì, ciclodestrine no…
Un supporto che spesso ci viene richiesto dai nostri
clienti e che diamo sempre molto volentieri è quello di saper fornire
indicazioni utili agli atleti di vario tipo, professionisti così come
amatoriali, sul corretto utilizzo degli integratori alimentari, sulle dosi, le
tempistiche e il razionale che c’è dietro l’utilizzo di ogni ingrediente
presente nei nostri prodotti.
Spesso il compito non è facile in quanto è richiesta la conoscenza dei vari principi di chimica, biologia, alimentazione e fisiologia oltre alla consapevolezza che ogni persona ha le sue caratteristiche, la sua variabilità, le sue diverse esigenze ed obiettivi da raggiungere.
Dare i consigli giusti ad ogni sportivo, ad ogni
persona, è quindi una sorta di Mission
impossible senza una buona dose di studio costante e senza tenersi
costantemente aggiornati sulle prove sperimentali che la comunità scientifica
in tutto il mondo continua incessantemente a fornirci.
Consultare il mondo virtuale del web può sembrare
allettante, per la rapidità in cui fornisce informazioni, ma può anche creare molta
confusione e dare concetti fuorvianti. Viene detto tutto e il contrario di
tutto e alla fine non si sa più di chi ci si può fidare.
Noi fortunatamente abbiamo un faro che ci dà luce e
che ci aiuta sempre a tenere il timone ben saldo verso la direzione giusta:
Pubmed! Ovvero il più grande database online di tutti (tutti!) gli studi
scientifici (scientifici!) in campo biomedico, utilizzato dai ricercatori in
tutto il mondo per tenersi sempre aggiornati.
Il nostro ‘amico’ Pubmed ci ha sempre guidati in
questi anni, in scelte a volte svantaggiose dal punto di vista commerciale, ma
giuste sul piano dell’efficacia reale dei prodotti che andavamo a presentare.
Un esempio? Negli ultimi mesi, più di qualche volta,
ci è stata fatta richiesta di come mai noi non utilizziamo nelle nostre
formulazioni il ‘carboidrato di ultima generazione’: le ciclodestrine
altamente ramificate (in inglese highly
branched cyclic dextrins, HBCD). Si tratta di un carboidrato derivato dalle maltodestrine,
le quali vengono modificate e ciclizzate tramite un metodo enzimatico.
Fico!
Ma come mai non abbiamo anche noi queste speciali
ciclodestrine?
La risposta è semplice: Pubmed!
Ovvero, quello che ci indica la ricerca scientifica.
Infatti, dal 1999, anno della pubblicazione del primo
studio sulle ciclodestrine altamente ramificate, seguirono solo altri 3 studi
ad oggi in relazione allo sport. Quattro in tutto, in tutto il mondo. In più di
15 anni… un po’ poco…
Facciamo un confronto con le classiche maltodestrine: eseguendo
una ricerca su Pubmed usando come parole chiave ‘maltodextrins’ e ‘performance’,
otteniamo circa 200 risultati. Duecento studi scientifici dagli anni ‘80 ad
oggi. Una bella differenza!
Oltretutto, quei pochi studi eseguiti sulle ciclodestrine
altamente ramificate sono come minimo discutibili. Vengono analizzate per la
capacità di migliorare lo svuotamento gastrico e la performance atletica
confrontandole però con il glucosio puro! Un po’ come se una casa
automobilistica dicesse di aver costruito la vettura di Formula 1 di ultima
generazione, la migliore in assoluto, la più veloce in assoluto, e che per
dimostrarlo la facesse gareggiare con una Fiat Uno!...
Quindi ad oggi la scienza ci dice che le maltodestrine
non hanno nulla da invidiare alle loro sorelle più giovani, anzi sono state maggiormente
testate e riconosciute per la loro efficacia nel corso degli anni.
Poi chiaro che se un atleta vuole il top, può sempre
scegliere il Vitargo®, il carboidrato complesso ad altissimo peso
molecolare brevettato dall’università svedese Karolinska Institute, del quale
la scienza ha mostrato e dimostrato chiaramente la superiorità rispetto alle
maltodestrine, in particolare nella ri-sintesi del glicogeno muscolare post
esercizio e quindi anche nella performance nel successivo workout.
Che dire... questa è la nostra opinione dimostrata dai dati ad oggi in nostro possesso...
Noi continuiamo a preferire il Vitargo!!!
Keep in touch
mao
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