lunedì 13 maggio 2019

Come capire se le proteine sono di qualità?

Stamattina mi sono svegliato e su un gruppo molto numeroso ho letto diversi commenti e pensieri circa la qualità di alcune proteine in polvere...

La cosa che mi ha fatto riflettere é che dopo circa 30 commenti ho capito che:
- 30 persone ne sapevano un casino
- 27 persone usavano marche diverse
- 27 marche erano le migliori
- almeno 20 i criteri di valutazione
- altri aspetti che non avrò di sicuro colto... non sono mica Goldrake...

Allora ho capito che forse c’era spazio per questo blog scritto da uno qualsiasi che nelle proteine ci sguazza e dalle quali dipende parte del proprio reddito...




Come fare a determinare se le proteine sono buone?
1) Il sapore. Beh qui ragazzi ci schiantiamo... io credo che diversi milioni di palati daranno opinioni differenti... poi resta la questione legata al fatto che gli aromi “pesano”sui valori nutrizionali del prodotto finito... quindi, a meno di miracoli, le proteine troppe buone.. nascondono il trucco. Pensate al concetto... aromi= carboidrati e grassi... quindi...
2) solubilità: anche qui conta ma sappiate che anche lo zucchero si scioglie benissimo... allora...
3) digeribilità: come sopra... a meno di acquistare proprio uno schifo... le proteine pessime si digeriscono comunque... ovviamente non come quelle di “alta gamma” ma... sopravvivereste...
4) resa sui muscoli: le proteine sono un nutriente... come tale renderà... quindi difficile stabilire la resa da sensazioni... tu mangi proteine per nutrirti e se farai tutto bene avrai come conseguenza risultati...
5) parametri più disparati...

Cosa posso suggerire?
Non molto in quanto ritengo che da consumatore gli strumenti per capire sono veramente pochini.
Questo lo posso asserire in modo piuttosto OGGETTIVO!

Io ad esempio annuso molto in quanto le cariche batteriche non perdonano ma li capisco solo o quasi se il prodotto è alterato...

Partiamo a questo punto da un ragionamento. Ma cosa cerchiamo in un integratore di proteine?

Gli aminoacidi mi viene da dire... sicuramente loro...

Allora io dovrò fare un analisi atta a determinare la quantità di questi all’interno della polvere...
Questo non vuol dire che l’unico elemento importante é il titolo... ma che a fare la differenza é lo spettro aminoacidico della proteina...

I privati possono fare una cosa del genere in modo sistematico?
Direi di no...
Ed i valori in etichetta?
Se si riferissero al prodotto e non a valori generici (come spesso accade) con riferimento a materie prime ben delineate...
Basti pensare che il mercato é caratterizzato, per il 95%, da aziende che fa produrre le polveri dai soliti 3/4 terzisti che variano i fornitori di materie prime in base a disponibilità e a quotazioni di mercato senza che però venga sostituita l’etichetta del proprio cliente (marchio)...
Uno dei vantaggi che abbiamo ottenuto con la produzione interna é stato proprio quello di riuscire finalmente a controllare queste assurdità...

Quindi per poter valutare il reale valore di una polvere proteica sono necessarie analisi e neanche troppo superficiali.

Beccare aminoacidi non dichiarati é complicato se non si sa cosa cercare... il famoso aminoacid spiking è sempre in agguato...

Come feci io ad esempio a prendere una decisione?

Mi sforzai di interagire con le aziende... dopo aver parlato con decine di commercianti approdai in +Watt e decisi di fermarmi qui.
Ci saranno altre aziende di pari valore ma a questo punto sta a voi cari consumatori attenti cercare il marchio che più vi stare tranquilli e che magari scoprirete essere quello che avevate sempre pensato potesse essere!?

Fate domande alle aziende... visitatele... guardatele con attenzione... voi valete!!!


Keep in touch
mao

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